Non manca molto a Natale. E se è ancora presto per pensare all’albero, non lo è per le porte degli elfi. Di che si tratta? Un mondo magico, le cui origini affondano nella tradizione scandinava e irlandese. Si tratta di porticine dal valore simbolico che ormai si sono diffuse un po’ in tutto il mondo anche per la loro bellezza.
Tutta ad inizio davanti ad una tazza di the secondo quanto affermano le autrici del libro, ormai best seller, Elf on the Shelf. La storia narra di elfi che, dal giorno del Ringraziamento fino alla vigilia di Natale, si nascondono nelle case dei bambini allo scopo di riferire poi a Babbo Natale tutte le azioni buone o cattive che essi compiono.
Da qui l’inizio di una tradizione che sta spopolando anche qui da noi.
In cosa consiste la tradizione dell’elfo di Natale?
Divertente e appassionante soprattutto per i più piccoli la magia dell’elfo prende vita durante la notte per riferire a Babbo Natale quello che è successo durante la giornata. Grazie a questo escamotage, mamme e papà possono divertirsi a nascondere il pupazzetto e farlo ritrovare ai bimbi nelle pose più divertenti e nelle situazioni più improbabili. Insomma, un modo gioioso e piacevole di attendere tutti insieme l’arrivo del Natale.
Ma come arriva l’elfo?
Per i più scrupolosi ci sono tempistiche, lettere e scalette a seguire, ma in realtà ogni famiglia può scegliere la sua versione, un po’ come la fatina/topolino/formichina dei denti. Ogni bambino ha la sua tradizione.
Certo è che la porticina non può mancare!! Come farebbe altrimenti l’elfo ad arrivare e a tornare al Polo Nord?
Se avete creatività potete sbizzarrirvi ma se amate i Lego vi consigliamo di correre in negozio perché ci sono gli ultimi pezzi della magica casetta dell’elfo!!
Chi la conosceva questa tradizione?